23.55 – “Evitata catastrofe a Bengasi”
Una catastrofe è stata evitata a Bengasi, la città libica in mano all’opposizione, grazie alle prime operazioni militari di sabato in Libia. Lo ha detto a Rio de Janeiro il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Tom Donilon, secondo cui “c0è stato un prima gamma di operazioni piuttosto buona, soprattutto su Bengasi”.
23.41 – Piccolo passo indietro degli Usa
Il segretario alla Difesa americano, Robert Gates, ha confermato oggi che gli Stati Uniti sono pronti a fare un passo indietro nella guida delle operazioni militari in corso in Libia, e che “non è ancora chiaro” se la leadership sarà franco-britannica, nell’ambitodi un “meccanismo” della Nato.
22.40 – Tornado italiani tornano alla base
Missione compiuta per i quattro Tornado Ecr italiani decollati da Trapani a partire dalle 20 per partecipare alle operazioni aeree sulla Libia: tutti e quattro sono appena tornati alla base.
22.10 – Pentagono: attacchi aerei hanno avuto successo
Gli attacchi aerei condotti sulla Libia da Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti hanno avuto “molto successo”. Lo ha detto al Pentagono l’ammiraglio William Gorney, precisando che “da ora” nelle operazioni di imposizione della no fly zone sono coinvolti anche altri quattro Paesi: Italia, Canada, Belgio e Qatar.
22.00 – Rimorchiatore torna verso Tripoli
Sta tornando a Tripoli il rimorchiatore italiano che era diretto verso una piattaforma petrolifera dopo essere stato catturato da uomini armati. Secondo quanto si è appreso, l’Asso 22 – con a bordo 11 uomini di equipaggio, tra cui otto italiani – ha invertito la rotta dopo essere stato intercettato da un elicottero militare di una unita’ navale della coalizione internazionale dislocata nell’area.
21.30 – Contraerea a Bengasi
Esplosioni isolate e forti colpi di contraerea si sono sentiti negli ultimi 20 minuti nel centro di Bengasi.
21.22 – Non diamo la caccia a Gheddafi
Gli Stati Uniti non stanno dando la caccia al colonnello Gheddafi. Lo ha detto il vice ammiraglio Usa, Bill Gorney, ribadendo gli obiettivi della missione: “rafforzare la no-fly zone”. “Tutti gli obiettivi sono stati centrati e nessun aereo è stato abbattuto”, ha aggiunto. Intanto continuano i bombardamenti a Tripoli. Alcuni testimoni dicono di aver visto del fumo proveniente dal presunto bunker del raìs.
21.09 – Esplosione a Tripoli
Una forte esplosione e spari di contraerea sono stati sentiti a Tripoli. Lo riferisce un testimone della Reuters.
20.20 – Decollati altri tre Tornado italiani
Dalla base dell’Aeronautica militari di Trapani sono partiti altri tre cacciabombardieri italiani.
20.06 – Decollati tre Tornado italiani
Sono decollati tre Tornado italiani decollati dalla base militare di Trapani Birgi dove ha sede il 37esimo stormo dell’Aeronautica militare. I velivoli Ecr sono partiti a distanza di pochissimi minuti l’uno dall’altro per raggiungere presumibilmente la Libia. La destinazione dei voli non è stata resa nota.
19.55 – La Libia annuncia il cessate il fuoco
Le forze armate libiche hanno annunciato il cessate il fuoco a partire dalle 21. In una conferenza stampa il portavoce delle forze armate di Tripoli ha detto che “in conformità con la risoluzione 1973 delle Nazioni Unite”, è stato ordinato “a tutte le unità militari di eseguire immediatamente un cessate il fuoco dalle 21 di stasera (le 20 in Italia), domenica 20 marzo”.
19.20 – Bombe su Tripoli
Un attacco aereo è in corso su Tripoli. E’ subito entrata in azione la contraerea di Gheddafi, nei pressi di Bab al-Aziza, il quartiere di Tripoli dove si trova il bunker di Muammar Gheddafi. Diversi giornalisti hanno anche visto traccianti illuminare il cielo della capitale libica.
18.21 – Rimorchiatore italiano, “l’equipaggio sta bene”
L’equipaggio della Asso 22, composto da otto italiani, due indiani e un ucraino, “sta bene ed è a bordo della nave”, come rende noto la compagnia armatrice del rimorchiatore. “Siamo in costante contatto con l’Unità di Crisi della Farnesina e il ministero per collaborare e coordinarci con le autoritaà”, sottolinea la Augusta Offshore spa.
18.15 – Francia: non prevediamo di usare le basi italiane
Per il momento l’aeronautica francese “non prevede di operare dalle basi italiane”: lo ha detto il colonnello francese Thierry Bukhard in una conferenza stampa a Parigi.
18.09 – Francia: nessun civile è rimasto ucciso nei nostri raid
I raid dell’aeronautica francese non hanno causato la morte di nessun civile libico secondo quanto ha detto il colonnello francese Thierry Bukhard, che ha invece sottolineato che “è molto difficile valutare” il numero di militari libici che hanno perso la vita nei raid francesi.
17.55 – L’Italia congela a Gheddafi bene per 6-7 miliardi di euro
L’Italia ha congelato a Gheddafi beni per 6-7 miliardi di euro. Il provvedimento è stato preso in attuazione della risoluzione 1973 approvata il 17 marzo dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu. A comunicare l’iniziativa presa dal nostro Paese è stato il rappresentante permanente italiano presso le Nazioni Unite, ambasciatore Cesare Maria Ragaglini.
17.15 – Il rimorchiatore italiano lascia il porto di Tripoli
Ha lasciato il porto di Tripoli il rimorchiatore italiano Asso 22 della società napoletana Augusta, che era stato bloccato sabato sera da uomini armati. Si sta ora dirigendo verso una piattaforma petrolifera: non è scortato da navi libiche, ma è presumibile che a bordo vi siano gli stessi uomini armati che avevano fermato l’equipaggio.
17.10 – Gli Usa rispondono alla Lega Araba: attcchi giustificati dall’Onu
L’azione militare degli Stati Uniti e delle forze alleate in Libia è giustificata dalla risoluzione 1973 approvata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ha detto un alto esponente dell’amministrazione Usa in risposta alle critiche della Lega Araba sui bombardamenti. “La risoluzione fatta propria dagli arabi e dal Consiglio di Sicurezza fa riferimento a ‘tutte le misure necessarie’ atte a proteggere i civili”, ha spiegato la fonte a Rio de Janeiro durante la visita in Brasile del presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
16:35 – Napolitano: “Non siamo in guerra ma in azione Onu”
“Non siamo entrati in guerra”. A sottolinearlo, a proposito della missione italiana in Libia, e’ stato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arrivando in visita al Museo del Risorgimento di Milano.
16:00 – Usa: “Colpiti 20 obiettivi su 22”
Attacchi missilistici sferrati da Stati Uniti e Gran Bretagna nell’ambito dell’operazione contro le difese aeree di Muammar Gheddafi hanno colpito 20 obiettivi su 22. Lo riferiscono oggi i militari americani. Gli attacchi missilistici odierni hanno provocato “vari livelli di danni” nei siti degli obiettivi, concentrati intorno alle difese aeree libiche, ha spiegato il comandante James Stockman, portavoce dell’Us Africa Command. Si stanno valutando possibili danni ad altri due siti. Stockman ha anche confermato che tre bombardieri invisibili Usa hanno preso parte stamani agli attacchi aerei sulla Libia.
15:20 – Gheddafi jr.: “Aerei civili non nostro obiettivo”
Azioni di ritorsione da parte della Libia nei confronti di obiettivi civili nel Mediterraneo “non sono il nostro obiettivo”. Lo ha detto Seif Gheddafi alla giornalista americana della Abc Christiane Amanpour. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto il figlio del leader libico – e’ quello di aiutare il nostro popolo in Libia, in particolare a Bengasi. Credetemi, la’ la gente sta vivendo un incubo”.
14.50 – Lega araba critica raid aerei
La Lega Araba ha criticato i raid aerei della coalizione internazionale sulla Libia, che sono andati oltre il loro obiettivo, di imporre una no fly zone; un obiettivo “diverso da quanto sta succedendo in Libia”. Lo ha detto il segretario generale della Lega, Amr Mussa. “Quello che vogliamo è proteggere i civili, non bombardarne altri”, ha detto.
14.48 – La Russa: da oggi i nostri aerei compiranno azioni
Gli otto aerei italiani messi a disposizione dall’Italia per le operazioni in Libia “si aggiungono agli altri assetti forniti da tutte le altre nazioni che partecipano e da oggi compiranno le oro azioni sotto un unico comando, che è a Napoli”, come ha precisato La Russa a “In mezz’ora” di Lucia Annunziata.
14.43 – La Russa: da oggi a disposizione otto aerei
“Ieri sera intorno alle 23 abbiamo avuto richiesta formale di assetti da parte di altri Paesi e dalle 23.59 abbiamo dato la disponibilità di 8 aerei: 4 caccia e 4 Tornado in grado di neutralizzare radar”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo a “In mezz’ora” di Lucia Annunziata su Rai Tre, spiegando che gli aerei italiani potranno essere impiegati dal comando della coalizione “in ogni momento”.
14.27 – Le milizie di Gheddafi entrano a Misurata
Le forze fedeli a Gheddafi sono entrate nella città insorta di Misurata, 200 km a est di Tripoli, dove sono in corso combattimenti, e hanno bloccato il porto cittadino con le loro imbarcazioni, fermando gli approvvigionamenti: lo dicono testimoni residenti.
14.19 – Nave italiana, Frattini: non è chiaro se sia un sequestro
L’Italia ha chiesto alla Turchia, che rappresenta i suoi interessi in Libia, di fare “un passo presso il governo libico” perché lasci ripartire il rimorchiatore italiano bloccato da sabato pomeriggio a Tripoli. Lo ha riferito il ministro degli Esteri, Franco Frattini che, intervenendo telefonicamente a “Domenica cinque”, ha precisato che non è chiaro se si tratti di un sequestro. Frattini ha affermato che il rimorchiatore “è stato noleggiato dall’Eni” e “adesso lo stanno portando a una raffineria dell’Eni”. “Non sappiamo quali siano le intenzioni”, ha affermato il titolare della Farnesina, “ma evidentemente non possiamo escludere che si tratti di un sequestro trattandosi di operazioni ancora molto confuse”. “Stiamo verificando”, ha aggiunto.
14.17 – Chiude aeroporto di Trapani
L’aeroporto di Trapani Birgi entro poche ore verrà chiuso al traffico aereo civile a causa delle operazioni dell’aeronautica militare che riguardano la Libia. I voli saranno dirottati su altri aeroporti. Lo confermano fonti dell’Enac.
13.48 – Gheddafi distribuisce armi a un milione di libici
Il governo libico ha cominciato a distribuire armi a più di un milione di persone e terminerà l’operazione entro poche ore, riferisce l’agenzia libica Jana citando fonti della Difesa di Tripoli.
13.03 – Raid distruggono decine di mezzi Gheddafi
Nuovi raid aerei compiuti in Libia e intorno a Bengasi hanno distrutto decine di mezzi di Gheddafi: lo constatano fonti giornalistiche e degli insorti sul posto.
12.52 – Diciannove caccia Usa contro le truppe del Colonnello
Diciannove caccia Usa sono stati impiegati in operazioni nei cieli libici contro le truppe di Gheddafi e le difese aeree libiche, come hanno reso noto le forze armate americane. Il Pentagono ha confermato che raid aerei sono stati condotti dall’aeronautica militare contro forze di terra di Gheddafi. I fighter AV-8B utilizzati per i raid aerei, ha precisato il Pentagono, sono della 26/ma Marine Expeditionary Unit. Si tratta di velivoli in grado di decollo verticale. Nei loro raid contro postazioni di terra libiche gli Usa hanno utilizzato anche Navy Growlers, jet ultra moderni che rappresentano l’evoluzione dei fighter F18 Super Hornet.
12.43 – Comandante Usa: “No armi chimiche in Libia”
Il comandante americano Mike Mullen ha detto che “non vi sono indicazioni che Gheddafi si stia orientando sull’uso di armi chimiche”. “La contraerea libica è stata resa inoffensiva e che non vi sono segnali aerei libici in volo e di civili feriti”, ha aggiunto l’ammiraglio. Secondo Mullen “in 24 ore sono stati fatti significativi progressi” e che a Bengasi le forze di Gheddafi sono state fermate.
12.08 – Papa: “Tutelare i cittadini”
Appello del Papa per la Libia. Il Pontefice subito dopo l’Angelus, ha detto di provare ”grande apprensione” per la situazione nel Paese, ha assicurato la sua vicinanza e la sua preghiera alla popolazione e ha rivolto un ”pressante appello a quanti hanno responsabilità politiche e militari, perche’ abbiano a cuore, anzitutto, l’incolumità e la sicurezza dei cittadini e garantiscano l’accesso ai soccorsi umanitari”.
12.04 – Comandante Usa: “Imposta no fly zone”
L’ammiraglio americano Mike Mullen, capo degli stati maggiori congiunti ha annunciato che la no fly zone è stata effettivamente imposta sui cieli libici.
11.43 – 94 morti nell’offensiva di Gheddafi su Bengasi
Sarebbe salito a 94 il numero dei morti nell’offensiva su Bengasi lanciata venerdì dalle forze di Muammar Gheddafi. Lo hanno riferito fonti mediche della roccaforte dei ribelli libici. A questi vanno aggiunti almeno nove uomini del colonnello, i cui cadaveri sono stati recuperati dagli insorti.
11.36 – Colpito aeroporto da aerei Stealth Usa
Un aeroporto libico è stato attaccato da aerei invisibili ai radar (Stealth) statunitensi. Lo ha detto la tv americana.
11.26 – Gheddafi: “Siamo pronti a guerra lunga”
”Siamo pronti ad una guerra lunga, voi non ne avete la capacità, pensateci”: lo ha detto Gheddafi, in un intervento audio alla tv libica. ”L’attacco alla Libia è una nuova crociata contro l’Islam, ma sarete sconfitti, come già siete stati sconfitti in Iraq e in Somalia, come vi ha sconfitto Bin Laden”, ha aggiunto il colonnello. ”Voi (occidentali) volete il nostro petrolio, ma la nostra terra ci è stata data da Dio. Noi siamo oppressi e colui che è oppresso vincerà, mentre coloro che opprimono saranno sconfitti”.
11.13 – La Francia riprende le incursioni
Le incursioni aeree delle forze francesi riprendono questa mattina nei cieli libici nel quadro della coalizione internazionale. Lo rendono noto fonti militari francesi.
10.41 – Gheddafi: “L’Italia ci ha tradito”
“L’Italia ci ha tradito, come lo ha fatto la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti”. E’ quanto ha affermato Muammar Gheddafi nel suo discorso pubblico. “Combatteremo sulla nostra terra, palmo a palmo – ha affermato – La gente di Bengasi non permetterà che la bandiera americana, francese e britannica sventolerà sulla loro città. L’attacco subito dal nostro paese non ha giustificazioni”. Il colonnello non appare in video. “Anche se finiranno i nostri uomini – ha aggiunto – usciranno a combattere le nostre donne contro i cristiani”.
10.37 – “Farete la fine di Hitler e Mussolini”
“Cadrete come sono caduti Hitler e Mussolini. E’ questa l’epoca dei popoli e non delle guerre organizzate. Tutti i libici si stanno armando. La terra libica diventerà un inferno e vi combatteremo se continuerete ad attaccarci”. E’ quanto ha affermato Muammar Gheddafi in un messaggio trasmesso dalla tv di stato. “I magazzini di armi sono aperti per il popolo e abbiamo armato i cittadini – ha aggiunto – questa è una nuova guerra crociata ma l’Islam non perderà e loro perderanno”.
10.34 – Gheddafi parla in radio e incita alla rivolta
“La nostra terra sarà un inferno per voi”. E’ la nuova minaccia del leader libico Muammar Gheddafi contro la coalizione internazionale che sta attaccando la Libia. “Tutto il mondo vede che è in corso una guerra crociata contro il mondo islamico e la Libia in particolare. Abbiamo subito dei raid e questi sono metodi terroristi, se si combatte si combatte sul terreno con una battaglia e non con gli attacchi di questo tipo”. E’ quanto ha affermato Muammar Gheddafi in un discorso trasmesso dalla tv di stato. “Stiamo subendo attacchi dai paesi cristiani – ha affermato – ci attaccano da migliaia di chilometri di distanza, voi siete dei criminali ci sono manifestazioni in tutti i paesi contro questi raid”.
10.28 – Brigate di Gheddafi bombardano Misurata
Le brigate di Muammar Gheddafi stanno bombardando il centro di Misurata. E’ quanto si legge sui siti dell’opposizione libica in rete. La notizia è stata confermata anche da un testimone interpellato dalla tv araba Al Jazeera secondo il quale “siamo certi che le esplosioni che si sentono in città sono la conseguenza degli attacchi delle brigate di Gheddafi e non dei raid aerei delle forze internazionali. I soldati del regime circondano ancora la città con i loro carri armati”.
09.53 – Sospesi bombardamenti a Tripoli e Bengasi
I bombardamenti compiuti nella notte dalla coalizione internazionale contro gli obiettivi militari di Gheddafi sono stati sospesi, questa mattina, a Tripoli e Bengasi, roccaforte dei ribelli nell’est della Libia. I residenti, che ieri erano fuggiti dalla città a causa dell’attacco delle forze fedeli a Gheddafi, stanno lentamente ritornando a casa.
09.23 – Fermato rimorchiatore con italiani a bordo
L’equipaggio di un rimorchiatore d’altura italiano è stato trattenuto nel porto di Tripoli da uomini armati: lo apprende l’ANSA da fonti qualificate, secondo le quali le persone a bordo sono otto italiani, due indiani e un ucraino.
09.10 – Libia chiede riunione urgente all’Onu
La Libia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu dopo il lancio dell’operazione ‘Odissea all’alba’, con i bombardamenti degli occidentali contro obiettivi del regime di Muammar Gheddafi. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri in un comunicato da Tripoli.
08.10 – Usa: “Colpiamo missili anti-aerei, radar e comunicazione”
Uno degli obiettivi principali dell’attacco dei missili cruise statunitensi sono stati i missili anti-aerei libici SA-5, considerati una minaccia per gli aerei alleati. Le difese aeree della Libia si basano sulla vecchia tecnologia sovietica, ma secondo l’ammiraglio William Gortney del Pentagono sono una potenziale minaccia per gli aerei alleati. Secondo quanto riferisce Gortney sono stati presi di mira anche i radar di allarme precoce e non meglio specificati sistemi di comunicazione.
07.20 – Usa: “Danneggiata contraerea libica”
Un alto ufficiale della Difesa americana ha detto che danni rilevanti sono stati inflitti alla contraerea libica. Secondo altri ufficiali è troppo presto per valutare pienamente l’impatto dell’intervento, ma per il funzionario, che ha parlato a condizione di restare anonimo perché la missione è ancora in corso, la precisione dei missili della marina porta a ritenere che la difesa aerea libica abbia subito una buona dose di danni.
06.40 – 112 missili Tomahawk contro oltre 20 obiettivi costieri
Sono 112 i missili Tomahawk sparati contro più di 20 obiettivi strategici sulla costa libica dalle navi e dai sottomarini britannici e statunitensi. Lo riferisce l’esercito americano. I bombardamenti sono andati avanti tutta la notte nel Paese del Nord Africa e gli ufficiali del regime di Muammar Gheddafi hanno parlato di 48 civili uccisi e 150 feriti.
06.20 – Contraerea di Tripoli risponde ad attacchi
Le espolsioni stanno continuando lungo tutta la costa della Libia, compresa la capitale Tripoli, dove la contraerea è stata in azione tutta la notte. Gli attacchi sono stati condotti da statunitensi, inglesi e francesi. Il presidente del Parlamento Mohamed Zwei ha detto che molti civili sono stati uccisi durante gli attacchi alla capitale e ribadito che i ribelli sono appoggiati da Al Qaeda.
05.55 – Cina e Russia rammaricate
Dopo la Russia, anche la Cina ha espresso il suo “rammarico” per gli attacchi della coalizione internazionale contro le truppe del Colonnello Muammar Gheddafi. Pechino, insieme a Mosca, entrambi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con diritto di veto si erano astenute al momento dell’approvazione della risoluzione 1973 che ha dato base legale all’intervento in Libia.
02.40 – Raid anche su Tripoli
La televisione di stato libica riferisce che nelle prime ore del mattino raid aerei e missili hanno colpito varie zone di Tripoli.
02.00 – In azione anche i jet britannici
Cacciabombardieri britannici Tornado hanno lanciato raid aerei sulla Libia. Lo ha annunciato un responsabile del ministero della Difesa a Londra. “Posso ora confermare che anche la Raf (Royal air force) ha lanciato missili Stormshadow da alcuni Tornado GR4”, ha affermato un portavoce delle forze armate britanniche, il generale John Lorimer.
01.55 – Attaccata di nuovo Bengasi
Le forze di Gheddafi hanno bombardato di nuovo Bengasi, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Il canale satellitare ha parlato di fuoco da carri armati e lancio di razzi.
01.43 – Razzi vicino bunker Gheddafi
Per la prima volta dall’inizio dell’operazione “Odissea all’alba” è in corso un bombardamento su Tripoli. In particolare sembra che il raid abbia come obiettivo la parte della città dove sorge il palazzo bunker di Muammar Gheddafi di Bab al Aziz.
01.36 – Unione africana: “Stop a ostilità”
Il comitato dell’Unione africana sulla Libia ha chiesto lo “stop immediato a tutte le ostilità” in Libia. Membri del comitato avrebbero dovuto recarsi a Tripoli ma non hanno ricevuto l’autorizzazione.
01.30 – Tripoli: “48 le vittime dei raid”
E’ di almeno 48 morti il bilancio provvisorio dei raid aerei francesi e britannici e dai 112 missili da crociera Tomahawk lanciati dai sottomarini e dalle navi da guerra Usa e di Londra. E’ quanto sostiene il regime.
00.46 – Libia: “Non fermeremo più gli immigrati”
Muammar Gheddafi inizia a dare seguito alle minacce contro l’Ue. Fonti della sicurezza annunciano che Tripoli non aiuterà l’Ue a fermare il flusso di immigrati illegali che dalle coste libiche si imbarcano alla volta dell’Europa, Italia in primis. Lo riferisce la tv di Stato.
00.36 – “Non valida risoluzione Onu”
Il governo libico considera nulla la risoluzione 1973 dell’Onu dopo gli attacchi sferrati dalla coalizione occidentale. Lo afferma in un comunicato il ministero degli Esteri.
00.23 – Libia chiede riunione Onu
La Libia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri libico in un comunicato diffuso a Tripoli.
00.01 – Colpite postazioni antiaeree a Tripoli
I raid occidentali hanno preso di mira le postazioni antiaeree nei dintorni dell’aeroporto di Tripoli. Lo riferiscono fonti vicine al governo libico.