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La Corte di Strasburgo assolve l’Italia sul caso Giuliani. La famiglia: non ci arrendiamo


La Corte europea dei diritti umani ha assolto pienamente l’Italia per la morte di Carlo Giuliani. Per la «Grande Chambre» non c’è stata alcuna violazione dei diritti dell’uomo nel comportamento dello Stato italiano in occasione del G8 che si svolse a Genova nel luglio 2001. La decisione è stata presa a maggioranza.

Il ricorso dei Giuliani
A rivolgersi alla Corte erano stati nel 2002 i genitori del giovane ucciso il 20 luglio dell’anno precedente. A loro parere furono le forze dell’ordine a mettere in atto un «uso eccessivo della forza» e a causare la morte di Carlo. Nessuno dei carabinieri, affermano, soccorse il giovane, colpito dal fuoco di Mario Placanica, e, anzi, la camionetta dell’Arma passò sopra il suo corpo. Nel ricorso alla Corte i Giuliani lamentano anche che non fu fatta l’autopsia sul cadavere del figlio e che non vi è mai stata un’inchiesta approfondita sull’accaduto.

La Corte diede parzialmente ragione ai Giuliani in primo grado, individuando solo alcune lacune nell’indagine sulla morte di Carlo, e assolse Placanica, rivendicando per lui la legittima difesa. La famiglia Giuliani, a quel punto, ricorse alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo che ha dato oggi la sentenza definitiva.

Confermata l’assoluzione di Placanica
Con tredici voti a favore e quattro contrari i giudici della Grande Camera hanno stabilito così la piena assoluzione di Mario Placanica, confermando così la sentenza di primo grado emessa il 25 agosto 2009. La Grande Camera ha assolto l’Italia anche dall’accusa di non aver condotto un’inchiesta sufficientemente approfondita sulla morte di Giuliani. In questo caso la Corte si è espressa con 10 voti a favore e 7 contrari. La stessa maggioranza si è pronunciata anche per l’assoluzione dell’Italia dall’accusa di non aver organizzato e pianificato in modo adeguato le operazioni di polizia durante il summit del G8 a Genova.

La famiglia non si arrende
«Ci rivolgeremo al tribunale civile come unica possibilità di avere un dibattimento per l’omicidio di Carlo. Non ci arrendiamo». Così ha dichirato Giuliano Giuliani, il padre della vittima, dopo aver appreso che la sentenza della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo.

Fonte: Il Sole 24 ore

 
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Pubblicato da su 24 marzo 2011 in Cronaca Italiana

 

Compra la PlayStation su EBAY, e gli arriva un Pacco con 65.000 euro!


Compra la PlayStation su EBAY, e gli arriva un Pacco con 65.000 euro!

Alla faccia dei rischi del commercio elettronico. Di solito, quando uno compra qualcosa su eBay, ha paura che gli arrivi un pacco con dentro, anzichè la Playstation, un mattone.

Non va certo a pensare che invece gli arrivi un pacco con dentro 65.000 Euro. Eppure, è quanto è avvenuto ad un giovane inglese, che aveva acquistato su eBay una Playstation.

Il pacco avrebbe dovuto contenere la console e due giochi. Quando il ragazzo ha aperto il pacco, nella scatola c’era si la console, ma mancavano i due giochi. In compenso c’erano la bellezza di 65.400 euro in contanti.
La famiglia del ragazzo ha avvertito subito la polizia, che sta cercando di rintracciare il proprietario del denaro. Qualora non fosse trovato entro due mesi, la famiglia potrà tenersi il “malloppo”.
eBay non ha mancato di cogliere l’occasione per farsi un po’ di pubblicità : “sappiamo che eBay è un ottimo modo per fare affari, sebbene in questo caso riconosciamo che il contenuto dell’acquisto sia alquanto insolito. Siamo a disposizione della polizia per qualsiasi indagine a riguardo”, ha infatti dichiarato un portavoce.

 
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Pubblicato da su 21 marzo 2011 in Stranezze dal web

 

Libia, Bombe su Tripoli. ecco la panoramica di ciò che è successo


Tripoli sotto le bombe. Raid aerei si sono susseguiti sopra la città libica per tutto il giorno ed è entrata in azione la contraerea di Gheddafi, che ha risposto al fuoco in modo molto pesante. Si tratta della seconda fase dell’attacco della coalizione internazionale. Da Trapani sono decollati e rientrati alla base anche sei Tornado italiani e le forze libiche hanno ordinato il cessate il fuoco a partire dalle 21 ora locale.

23.55 – “Evitata catastrofe a Bengasi”
Una catastrofe è stata evitata a Bengasi, la città libica in mano all’opposizione, grazie alle prime operazioni militari di sabato in Libia. Lo ha detto a Rio de Janeiro il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Tom Donilon, secondo cui “c0è stato un prima gamma di operazioni piuttosto buona, soprattutto su Bengasi”.

23.41 – Piccolo passo indietro degli Usa
Il segretario alla Difesa americano, Robert Gates, ha confermato oggi che gli Stati Uniti sono pronti a fare un passo indietro nella guida delle operazioni militari in corso in Libia, e che “non è ancora chiaro” se la leadership sarà franco-britannica, nell’ambitodi un “meccanismo” della Nato.

22.40 – Tornado italiani tornano alla base
Missione compiuta per i quattro Tornado Ecr italiani decollati da Trapani a partire dalle 20 per partecipare alle operazioni aeree sulla Libia: tutti e quattro sono appena tornati alla base.

22.10 – Pentagono: attacchi aerei hanno avuto successo
Gli attacchi aerei condotti sulla Libia da Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti hanno avuto “molto successo”. Lo ha detto al Pentagono l’ammiraglio William Gorney, precisando che “da ora” nelle operazioni di imposizione della no fly zone sono coinvolti anche altri quattro Paesi: Italia, Canada, Belgio e Qatar.

22.00 – Rimorchiatore torna verso Tripoli
Sta tornando a Tripoli il rimorchiatore italiano che era diretto verso una piattaforma petrolifera dopo essere stato catturato da uomini armati. Secondo quanto si è appreso, l’Asso 22 – con a bordo 11 uomini di equipaggio, tra cui otto italiani – ha invertito la rotta dopo essere stato intercettato da un elicottero militare di una unita’ navale della coalizione internazionale dislocata nell’area.

21.30 – Contraerea a Bengasi
Esplosioni isolate e forti colpi di contraerea si sono sentiti negli ultimi 20 minuti nel centro di Bengasi. 

21.22 – Non diamo la caccia a Gheddafi
Gli Stati Uniti non stanno dando la caccia al colonnello Gheddafi. Lo ha detto il vice ammiraglio Usa, Bill Gorney, ribadendo gli obiettivi della missione: “rafforzare la no-fly zone”. “Tutti gli obiettivi sono stati centrati e nessun aereo è stato abbattuto”, ha aggiunto.  Intanto continuano i bombardamenti a Tripoli. Alcuni testimoni dicono di aver visto del fumo proveniente dal presunto bunker del raìs.

21.09 – Esplosione a Tripoli
Una forte esplosione e spari di contraerea sono stati sentiti a Tripoli. Lo riferisce un testimone della Reuters. 

20.20 – Decollati altri tre Tornado italiani
Dalla base dell’Aeronautica militari di Trapani sono partiti altri tre cacciabombardieri italiani.

20.06 – Decollati tre Tornado italiani
Sono decollati tre Tornado italiani decollati dalla base militare di Trapani Birgi dove ha sede il 37esimo stormo dell’Aeronautica militare. I velivoli Ecr sono partiti a distanza di pochissimi minuti l’uno dall’altro per raggiungere presumibilmente la Libia. La destinazione dei voli non è stata resa nota.

19.55 – La Libia annuncia il cessate il fuoco
Le forze armate libiche hanno annunciato il cessate il fuoco a partire dalle 21. In una conferenza stampa il portavoce delle forze armate di Tripoli ha detto che “in conformità con la risoluzione 1973 delle Nazioni Unite”, è stato ordinato “a tutte le unità militari di eseguire immediatamente un cessate il fuoco dalle 21 di stasera (le 20 in Italia), domenica 20 marzo”.

19.20 – Bombe su Tripoli
Un attacco aereo è in corso su Tripoli. E’ subito entrata in azione la contraerea di Gheddafi, nei pressi di Bab al-Aziza, il quartiere di Tripoli dove si trova il bunker di Muammar Gheddafi. Diversi giornalisti hanno anche visto traccianti illuminare il cielo della capitale libica.

18.21 – Rimorchiatore italiano, “l’equipaggio sta bene”
L’equipaggio della Asso 22, composto da otto italiani, due indiani e un ucraino, “sta bene ed è a bordo della nave”, come rende noto la compagnia armatrice del rimorchiatore. “Siamo in costante contatto con l’Unità di Crisi della Farnesina e il ministero per collaborare e coordinarci con le autoritaà”, sottolinea la Augusta Offshore spa.

18.15 – Francia: non prevediamo di usare le basi italiane
Per il momento l’aeronautica francese “non prevede di operare dalle basi italiane”: lo ha detto il colonnello francese Thierry Bukhard in una conferenza stampa a Parigi.

18.09 – Francia: nessun civile è rimasto ucciso nei nostri raid
I raid dell’aeronautica francese non hanno causato la morte di nessun civile libico secondo quanto ha detto il colonnello francese Thierry Bukhard, che ha invece sottolineato che “è molto difficile valutare” il numero di militari libici che hanno perso la vita nei raid francesi.

17.55 – L’Italia congela a Gheddafi bene per 6-7 miliardi di euro
L’Italia ha congelato a Gheddafi beni per 6-7 miliardi di euro. Il provvedimento è stato preso in attuazione della risoluzione 1973 approvata il 17 marzo dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu. A comunicare l’iniziativa presa dal nostro Paese è stato il rappresentante permanente italiano presso le Nazioni Unite, ambasciatore Cesare Maria Ragaglini.

17.15 – Il rimorchiatore italiano lascia il porto di Tripoli
Ha lasciato il porto di Tripoli il rimorchiatore italiano Asso 22 della società napoletana Augusta, che era stato bloccato sabato sera da uomini armati. Si sta ora dirigendo verso una piattaforma petrolifera: non è scortato da navi libiche, ma è presumibile che a bordo vi siano gli stessi uomini armati che avevano fermato l’equipaggio.

17.10 – Gli Usa rispondono alla Lega Araba: attcchi giustificati dall’Onu
L’azione militare degli Stati Uniti e delle forze alleate in Libia è giustificata dalla risoluzione 1973 approvata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ha detto un alto esponente dell’amministrazione Usa in risposta alle critiche della Lega Araba sui bombardamenti. “La risoluzione fatta propria dagli arabi e dal Consiglio di Sicurezza fa riferimento a ‘tutte le misure necessarie’ atte a proteggere i civili”, ha spiegato la fonte a Rio de Janeiro durante la visita in Brasile del presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

16:35 – Napolitano: “Non siamo in guerra ma in azione Onu”
“Non siamo entrati in guerra”. A sottolinearlo, a proposito della missione italiana in Libia, e’ stato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arrivando in visita al Museo del Risorgimento di Milano.

16:00 – Usa: “Colpiti 20 obiettivi su 22”
Attacchi missilistici sferrati da Stati Uniti e Gran Bretagna nell’ambito dell’operazione contro le difese aeree di Muammar Gheddafi hanno colpito 20 obiettivi su 22. Lo riferiscono oggi i militari americani. Gli attacchi missilistici odierni hanno provocato “vari livelli di danni” nei siti degli obiettivi, concentrati intorno alle difese aeree libiche, ha spiegato il comandante James Stockman, portavoce dell’Us Africa Command. Si stanno valutando possibili danni ad altri due siti. Stockman ha anche confermato che tre bombardieri invisibili Usa hanno preso parte stamani agli attacchi aerei sulla Libia.  

15:20 – Gheddafi jr.: “Aerei civili non nostro obiettivo”
Azioni di ritorsione da parte della Libia nei confronti di obiettivi civili nel Mediterraneo “non sono il nostro obiettivo”. Lo ha detto Seif Gheddafi alla giornalista americana della Abc Christiane Amanpour. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto il figlio del leader libico – e’ quello di aiutare il nostro popolo in Libia, in particolare a Bengasi. Credetemi, la’ la gente sta vivendo un incubo”.

14.50 – Lega araba critica raid aerei
La Lega Araba ha criticato i raid aerei della coalizione internazionale sulla Libia, che sono andati oltre il loro obiettivo, di imporre una no fly zone; un obiettivo “diverso da quanto sta succedendo in Libia”. Lo ha detto il segretario generale della Lega, Amr Mussa. “Quello che vogliamo è proteggere i civili, non bombardarne altri”, ha detto.

14.48 – La Russa: da oggi i nostri aerei compiranno azioni
Gli otto aerei italiani messi a disposizione dall’Italia per le operazioni in Libia “si aggiungono agli altri assetti forniti da tutte le altre nazioni che partecipano e da oggi compiranno le oro azioni sotto un unico comando, che è a Napoli”, come ha precisato La Russa a “In mezz’ora” di Lucia Annunziata.

14.43 – La Russa: da oggi a disposizione otto aerei
“Ieri sera intorno alle 23 abbiamo avuto richiesta formale di assetti da parte di altri Paesi e dalle 23.59 abbiamo dato la disponibilità di 8 aerei: 4 caccia e 4 Tornado in grado di neutralizzare radar”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo a “In mezz’ora” di Lucia Annunziata su Rai Tre, spiegando che gli aerei italiani potranno essere impiegati dal comando della coalizione “in ogni momento”.

14.27 – Le milizie di Gheddafi entrano a Misurata
Le forze fedeli a Gheddafi sono entrate nella città insorta di Misurata, 200 km a est di Tripoli, dove sono in corso combattimenti, e hanno bloccato il porto cittadino con le loro imbarcazioni, fermando gli approvvigionamenti: lo dicono testimoni residenti.

14.19 – Nave italiana, Frattini: non è chiaro se sia un sequestro
L’Italia ha chiesto alla Turchia, che rappresenta i suoi interessi in Libia, di fare “un passo presso il governo libico” perché lasci ripartire il rimorchiatore italiano bloccato da sabato pomeriggio a Tripoli. Lo ha riferito il ministro degli Esteri, Franco Frattini che, intervenendo telefonicamente a “Domenica cinque”, ha precisato che non è chiaro se si tratti di un sequestro. Frattini ha affermato che il rimorchiatore “è stato noleggiato dall’Eni” e “adesso lo stanno portando a una raffineria dell’Eni”. “Non sappiamo quali siano le intenzioni”, ha affermato il titolare della Farnesina, “ma evidentemente non possiamo escludere che si tratti di un sequestro trattandosi di operazioni ancora molto confuse”. “Stiamo verificando”, ha aggiunto.

14.17 – Chiude aeroporto di Trapani
L’aeroporto di Trapani Birgi entro poche ore verrà chiuso al traffico aereo civile a causa delle operazioni dell’aeronautica militare che riguardano la Libia. I voli saranno dirottati su altri aeroporti. Lo confermano fonti dell’Enac.

13.48 – Gheddafi distribuisce armi a un milione di libici
Il governo libico ha cominciato a distribuire armi a più di un milione di persone e terminerà l’operazione entro poche ore, riferisce l’agenzia libica Jana citando fonti della Difesa di Tripoli.

13.03 – Raid distruggono decine di mezzi Gheddafi
Nuovi raid aerei compiuti in Libia e intorno a Bengasi hanno distrutto decine di mezzi di Gheddafi: lo constatano fonti giornalistiche e degli insorti sul posto.

12.52 – Diciannove caccia Usa contro le truppe del Colonnello
Diciannove caccia Usa sono stati impiegati in operazioni nei cieli libici contro le truppe di Gheddafi e le difese aeree libiche, come hanno reso noto le forze armate americane. Il Pentagono ha confermato che raid aerei sono stati condotti dall’aeronautica militare contro forze di terra di Gheddafi. I fighter AV-8B utilizzati per i raid aerei, ha precisato il Pentagono, sono della 26/ma Marine Expeditionary Unit. Si tratta di velivoli in grado di decollo verticale. Nei loro raid contro postazioni di terra libiche gli Usa hanno utilizzato anche Navy Growlers, jet ultra moderni che rappresentano l’evoluzione dei fighter F18 Super Hornet.

12.43 – Comandante Usa: “No armi chimiche in Libia”
Il comandante americano Mike Mullen ha detto che “non vi sono indicazioni che Gheddafi si stia orientando sull’uso di armi chimiche”. “La contraerea libica è stata resa inoffensiva e che non vi sono segnali aerei libici in volo e di civili feriti”, ha aggiunto l’ammiraglio. Secondo Mullen “in 24 ore sono stati fatti significativi progressi” e che a Bengasi le forze di Gheddafi sono state fermate.

12.08 – Papa: “Tutelare i cittadini”
Appello del Papa per la Libia. Il Pontefice subito dopo l’Angelus, ha detto di provare ”grande apprensione” per la situazione nel Paese, ha assicurato la sua vicinanza e la sua preghiera alla popolazione e ha rivolto un ”pressante appello a quanti hanno responsabilità politiche e militari, perche’ abbiano a cuore, anzitutto, l’incolumità e la sicurezza dei cittadini e garantiscano l’accesso ai soccorsi umanitari”.

12.04 – Comandante Usa: “Imposta no fly zone”
L’ammiraglio americano Mike Mullen, capo degli stati maggiori congiunti ha annunciato che la no fly zone è stata effettivamente imposta sui cieli libici.

11.43 – 94 morti nell’offensiva di Gheddafi su Bengasi
Sarebbe salito a 94 il numero dei morti nell’offensiva su Bengasi lanciata venerdì dalle forze di Muammar Gheddafi. Lo hanno riferito fonti mediche della roccaforte dei ribelli libici. A questi vanno aggiunti almeno nove uomini del colonnello, i cui cadaveri sono stati recuperati dagli insorti.

11.36 – Colpito aeroporto da aerei Stealth Usa
Un aeroporto libico è stato attaccato da aerei invisibili ai radar (Stealth) statunitensi. Lo ha detto la tv americana.

11.26 – Gheddafi: “Siamo pronti a guerra lunga”
”Siamo pronti ad una guerra lunga, voi non ne avete la capacità, pensateci”: lo ha detto Gheddafi, in un intervento audio alla tv libica. ”L’attacco alla Libia è una nuova crociata contro l’Islam, ma sarete sconfitti, come già siete stati sconfitti in Iraq e in Somalia, come vi ha sconfitto Bin Laden”, ha aggiunto il colonnello. ”Voi (occidentali) volete il nostro petrolio, ma la nostra terra ci è stata data da Dio. Noi siamo oppressi e colui che è oppresso vincerà, mentre coloro che opprimono saranno sconfitti”.

11.13 – La Francia riprende le incursioni
Le incursioni aeree delle forze francesi riprendono questa mattina nei cieli libici nel quadro della coalizione internazionale. Lo rendono noto fonti militari francesi.

10.41 – Gheddafi: “L’Italia ci ha tradito”
“L’Italia ci ha tradito, come lo ha fatto la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti”. E’ quanto ha affermato Muammar Gheddafi nel suo discorso pubblico. “Combatteremo sulla nostra terra, palmo a palmo – ha affermato – La gente di Bengasi non permetterà che la bandiera americana, francese e britannica sventolerà sulla loro città. L’attacco subito dal nostro paese non ha giustificazioni”. Il colonnello non appare in video. “Anche se finiranno i nostri uomini – ha aggiunto – usciranno a combattere le nostre donne contro i cristiani”.

10.37 – “Farete la fine di Hitler e Mussolini”
“Cadrete come sono caduti Hitler e Mussolini. E’ questa l’epoca dei popoli e non delle guerre organizzate. Tutti i libici si stanno armando. La terra libica diventerà un inferno e vi combatteremo se continuerete ad attaccarci”. E’ quanto ha affermato Muammar Gheddafi in un messaggio trasmesso dalla tv di stato. “I magazzini di armi sono aperti per il popolo e abbiamo armato i cittadini – ha aggiunto – questa è una nuova guerra crociata ma l’Islam non perderà e loro perderanno”.

10.34 – Gheddafi parla in radio e incita alla rivolta
“La nostra terra sarà un inferno per voi”. E’ la nuova minaccia del leader libico Muammar Gheddafi contro la coalizione internazionale che sta attaccando la Libia. “Tutto il mondo vede che è in corso una guerra crociata contro il mondo islamico e la Libia in particolare. Abbiamo subito dei raid e questi sono metodi terroristi, se si combatte si combatte sul terreno con una battaglia e non con gli attacchi di questo tipo”. E’ quanto ha affermato Muammar Gheddafi in un discorso trasmesso dalla tv di stato. “Stiamo subendo attacchi dai paesi cristiani – ha affermato – ci attaccano da migliaia di chilometri di distanza, voi siete dei criminali ci sono manifestazioni in tutti i paesi contro questi raid”.

10.28 – Brigate di Gheddafi bombardano Misurata
Le brigate di Muammar Gheddafi stanno bombardando il centro di Misurata. E’ quanto si legge sui siti dell’opposizione libica in rete. La notizia è stata confermata anche da un testimone interpellato dalla tv araba Al Jazeera secondo il quale “siamo certi che le esplosioni che si sentono in città sono la conseguenza degli attacchi delle brigate di Gheddafi e non dei raid aerei delle forze internazionali. I soldati del regime circondano ancora la città con i loro carri armati”.

09.53 – Sospesi bombardamenti a Tripoli e Bengasi
I bombardamenti compiuti nella notte dalla coalizione internazionale contro gli obiettivi militari di Gheddafi sono stati sospesi, questa mattina, a Tripoli e Bengasi, roccaforte dei ribelli nell’est della Libia. I residenti, che ieri erano fuggiti dalla città a causa dell’attacco delle forze fedeli a Gheddafi, stanno lentamente ritornando a casa.

09.23 – Fermato rimorchiatore con italiani a bordo
L’equipaggio di un rimorchiatore d’altura italiano è stato trattenuto nel porto di Tripoli da uomini armati: lo apprende l’ANSA da fonti qualificate, secondo le quali le persone a bordo sono otto italiani, due indiani e un ucraino.

09.10 – Libia chiede riunione urgente all’Onu
La Libia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu dopo il lancio dell’operazione ‘Odissea all’alba’, con i bombardamenti degli occidentali contro obiettivi del regime di Muammar Gheddafi. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri in un comunicato da Tripoli.

08.10 – Usa: “Colpiamo missili anti-aerei, radar e comunicazione”
Uno degli obiettivi principali dell’attacco dei missili cruise statunitensi sono stati i missili anti-aerei libici SA-5, considerati una minaccia per gli aerei alleati. Le difese aeree della Libia si basano sulla vecchia tecnologia sovietica, ma secondo l’ammiraglio William Gortney del Pentagono sono una potenziale minaccia per gli aerei alleati. Secondo quanto riferisce Gortney sono stati presi di mira anche i radar di allarme precoce e non meglio specificati sistemi di comunicazione.

07.20 – Usa: “Danneggiata contraerea libica”
Un alto ufficiale della Difesa americana ha detto che danni rilevanti sono stati inflitti alla contraerea libica. Secondo altri ufficiali è troppo presto per valutare pienamente l’impatto dell’intervento, ma per il funzionario, che ha parlato a condizione di restare anonimo perché la missione è ancora in corso, la precisione dei missili della marina porta a ritenere che la difesa aerea libica abbia subito una buona dose di danni.

06.40 – 112 missili Tomahawk contro oltre 20 obiettivi costieri
Sono 112 i missili Tomahawk sparati contro più di 20 obiettivi strategici sulla costa libica dalle navi e dai sottomarini britannici e statunitensi. Lo riferisce l’esercito americano. I bombardamenti sono andati avanti tutta la notte nel Paese del Nord Africa e gli ufficiali del regime di Muammar Gheddafi hanno parlato di 48 civili uccisi e 150 feriti.

06.20 – Contraerea di Tripoli risponde ad attacchi
Le espolsioni stanno continuando lungo tutta la costa della Libia, compresa la capitale Tripoli, dove la contraerea è stata in azione tutta la notte. Gli attacchi sono stati condotti da statunitensi, inglesi e francesi. Il presidente del Parlamento Mohamed Zwei ha detto che molti civili sono stati uccisi durante gli attacchi alla capitale e ribadito che i ribelli sono appoggiati da Al Qaeda.

05.55 – Cina e Russia rammaricate
Dopo la Russia, anche la Cina ha espresso il suo “rammarico” per gli attacchi della coalizione internazionale contro le truppe del Colonnello Muammar Gheddafi. Pechino, insieme a Mosca, entrambi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con diritto di veto si erano astenute al momento dell’approvazione della risoluzione 1973 che ha dato base legale all’intervento in Libia.

02.40 – Raid anche su Tripoli
La televisione di stato libica riferisce che nelle prime ore del mattino raid aerei e missili hanno colpito varie zone di Tripoli.

02.00 – In azione anche i jet britannici
Cacciabombardieri britannici Tornado hanno lanciato raid aerei sulla Libia. Lo ha annunciato un responsabile del ministero della Difesa a Londra. “Posso ora confermare che anche la Raf (Royal air force) ha lanciato missili Stormshadow da alcuni Tornado GR4”, ha affermato un portavoce delle forze armate britanniche, il generale John Lorimer.

01.55 – Attaccata di nuovo Bengasi
Le forze di Gheddafi hanno bombardato di nuovo Bengasi, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Il canale satellitare ha parlato di fuoco da carri armati e lancio di razzi.

01.43 – Razzi vicino bunker Gheddafi
Per la prima volta dall’inizio dell’operazione “Odissea all’alba” è in corso un bombardamento su Tripoli. In particolare sembra che il raid abbia come obiettivo la parte della città dove sorge il palazzo bunker di Muammar Gheddafi di Bab al Aziz.

01.36 – Unione africana: “Stop a ostili
tà”
Il comitato dell’Unione africana sulla Libia ha chiesto lo “stop immediato a tutte le ostilità” in Libia. Membri del comitato avrebbero dovuto recarsi a Tripoli ma non hanno ricevuto l’autorizzazione.

01.30 – Tripoli: “48 le vittime dei raid”
E’ di almeno 48 morti il bilancio provvisorio dei raid aerei francesi e britannici e dai 112 missili da crociera Tomahawk lanciati dai sottomarini e dalle navi da guerra Usa e di Londra. E’ quanto sostiene il regime.

00.46 – Libia: “Non fermeremo più gli immigrati”
Muammar Gheddafi inizia a dare seguito alle minacce contro l’Ue. Fonti della sicurezza annunciano che Tripoli non aiuterà l’Ue a fermare il flusso di immigrati illegali che dalle coste libiche si imbarcano alla volta dell’Europa, Italia in primis. Lo riferisce la tv di Stato.

00.36 – “Non valida risoluzione Onu”
Il governo libico considera nulla la risoluzione 1973 dell’Onu dopo gli attacchi sferrati dalla coalizione occidentale. Lo afferma in un comunicato il ministero degli Esteri.

00.23 – Libia chiede riunione Onu
La Libia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri libico in un comunicato diffuso a Tripoli.

00.01 – Colpite postazioni antiaeree a Tripoli
I raid occidentali hanno preso di mira le postazioni antiaeree nei dintorni dell’aeroporto di Tripoli. Lo riferiscono fonti vicine al governo libico.

 
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Pubblicato da su 21 marzo 2011 in Notizie dall'estero

 

Fuoco sulla Libia


Domenica sono proseguite le operazioni dei jet francesi e inglesi contro i mezzi delle truppe fedeli a Gheddafi. Si sono alzati in volo anche i Tornado italiani mentre dalle navi americane sono partiti diversi missili Cruise. Un primo importante obiettivo, il bunker del Raìs, è stato colpito. E’ terminata dunque la prima fase dell’operazione mentre da Gheddafi continuano ad arrivare minacce: “Ve ne pentirete, attaccheremo i civili nel Mediterraneo” ha detto più volte il raìs. Un rimorchiatore italiano è stato intanto bloccato a Tripoli e i marinai, alcuni dei quali sono nostri connazionali, sono sotto sequestro.

 
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Pubblicato da su 21 marzo 2011 in Notizie dall'estero

 

I costi stratosferici del nucleare.


Il costo del nucleare non dipende solo dal combustibile e dalla gestione degli impianti ma è dovuto principalmente al costo di realizzazione degli impianti. In Finlandia i nuovi reattori Epr, quelli che l’Enel vorrebbe realizzare in Italia, ha ormai superato i 5,5 miliardi di euro. Il peso finanziario di un investimento iniziale così oneroso non riesce ad essere recuperato attraverso l’energia elettrica venduta.

“Il nucleare è economico? Certo, se qualcuno ti regala la centrale, e se lo Stato si fa carico di gestire le scorie radioattive per secoli, altrimenti è una pura follia economica” lo afferma Giuseppe Onufrio, Direttore Esecutivo di Greenpeace.

Oltre ai costi per la realizzazione degli impianti bisogna anche tener conto degli accantonamenti per lo smantellamento dei reattori, della copertura assicurativa in caso di incidenti gravi, dei costi per il riprocessamento delle scorie, per la bonifica dei siti contaminati e per la realizzazione del futuro deposito geologico di stoccaggio.

In Gran Bretagna i soli costi per la gestione delle scorie hanno prodotto un buco nei conti pubblici di 90 miliardi di euro. In Italia il costo dello smantellamento delle vecchie centrali nucleari in funzione prima del 1987 è valutato in circa 4 miliardi di euro, ma si tratta molto probabilmente di una sottostima del costo finale per lo Stato e i contribuenti. Quanto ci costerà lo smaltimento delle nuove scorie e centrali?

“Con il rilancio del nucleare si permette alle aziende di fare profitti, scaricando i rischi e i costi sulle spalle dei contribuenti e delle generazioni future. E poi puntare sul nucleare ci farà inoltre mancare gli obiettivi europei al 2020 per lo sviluppo delle rinnovabili, con ulteriori sanzioni per la collettività” aggiunge Tedesco.

Entro il 2020 le fonti rinnovabili insieme a misure di efficienza energetica sono in grado di produrre quasi 150 miliardi di kilowattora, circa tre volte l’obiettivo del governo sul nucleare, creando almeno 200 mila nuovi posti di lavoro “verdi”.

La strada verso l’indipendenza energetica dell’Italia passa obbligatoriamente attraverso lo sviluppo delle rinnovabili, senza costi aggiuntivi per il Paese, senza scorie pericolose da gestire (o buttare nel mare calabrese!) per i prossimi 100 mila anni e senza rischi per la popolazione.)

Fonte: Saluteme.it

 
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Pubblicato da su 20 marzo 2011 in Ambiente, Economia&Finanza

 

Vivere nelle vicinanze di una centrale nucleare.


Nelle vicinanze delle centrali nucleari aumentano leucemie e casi di cancro nei bambini. Capita attorno a tutti gli impianti, anche quando funzionano benissimo.

E’ quanto rivela una pubblicazione (cancro infantile vicino centrali nucleari) a settembre 2009 sulla rivista scientifica Environmental Health, che ha esaminato tutti gli studi effettuati in materia, ipotizzando infine anche quale potrebbe essere la causa.

Maggiore incidenza di leucemie infantili sono state segnalate vicino a impianti nucleari del Regno Unito già nel 1980. Diverse sono state le spiegazioni offerte per questi aumenti, ma il governo del Regno Unito in merito alla Aspetti medici delle radiazioni per l’ambiente (COMARE) ha concluso in una serie di relazioni che le cause sono rimaste sconosciute. Questo perché le esposizioni di radiazioni, da questi impianti, sono ritenuti troppo bassi, da due a tre ordini di grandezza, per spiegare l’aumento delle leucemie.

La pubblicazione (su ehjournal.net) approfondisce la più recente e famosa ricerca del 2008 commissionata dal Governo tedesco e conosciuta come kikk (che ha riportato un aumento di 1,6 volte nei tumori solidi e un aumento di 2,2 volte in leucemie tra i bambini che vivono entro 5 km di tutte le centrali nucleari tedesche).

Va anche detto che esistono ricerche più tranquillizzanti ed altre che hanno mostrato risultati analoghi. Tutte sono state prese in esame dalla nuova pubblicazione, che precisa: “l’aumento dei tumori e delle leucemie nei bambini emerge ogni qual volta i criteri di indagine sono accurati e il campione preso in esame è significativo“.

La pubblicazione tenta di trovare i motivi del rischio: le emissioni radioattive delle centrali nucleari sono basse, e per questo ritenute non rischiose per la salute, invece nella pubblicazione si ipotizza che i tessuti dei feti e dei neonati abbiano una sensibilità alle radiazioni superiore a quella finora stimata: potrebbe essere questa la spiegazione della più alta incidenza di cancro e leucemie infantili accanto alle centrali nucleari.

Questi risultati possono servire a ministri, politici e quanti pensano che una centrale nucleare, senza incidenti, non fanno male a nessuno.

Fonte: saluteme.it

 
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Pubblicato da su 20 marzo 2011 in Ambiente, Economia&Finanza

 

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Champions League – Sorteggio quarti di finale


L’urna di Nyon ha parlato!. Sulla strada verso Wembley l’Inter di Leonardo dovrà vedersela contro i tedeschi dello Schalke 04, dunque si rinnova lo scontro tra squadre italiane contro le squadre tedesche.

In palio c’è l’accesso alla semi finale che sarà disputata contro la vincente del turno 2 e quindi la vincente tra Chelsea e Manchester UTD

ecco il tabellone completo:

REAL MADRID vs TOTTENHAM

CHELSEA vs MANCHESTER UTD

BARCELLONA vs SHAKTAR DONESK

INTER FC vs FC SCHALKE 04

 
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Pubblicato da su 18 marzo 2011 in Sport

 

Ecco alcuni motivi per dire NO al nucleare in italia


Parto subito dicendo che la questione del nucleare in Italia è tutta una bufala bella e buona, in questi giorni girovagando su vari blog, siti, pagine facebook e anche nei vari bar del mio paese ho avuto la possibilità di sentire le varie opinioni su questa faccenda. Premettendo che in quei posti in cui sopra ho citato, spesso e volentieri ho visto solamente attacchi verbali tra i favorevoli al anucleare e sfavorevoli al nucleare, ottenendo un nulla di fatto! Siamo in un paese con la libertà di parola quindi chiunque può dire la sua ma per favore fatelo con buon senso! detto questo passo alla questione.

Si sente spesso parlare che il nucleare sia l’energia più pulita che esista, che porti solo vantagi al nostro paese e che sia indispensabile, ho sentito dire anche che è una energia Low Cost (Basso Costo). Beh! per alcuni è veramente così! invece per me no! Infatti il nucleare non è l’energia più pulita che esista, se lo fosse non ci sarebbe il problema delle scorie radioattive, altamente nocive e che l’italia non è in grado di smaltire, poichè non esistono in italia dei centri specializzati a questo, dopotutto abbiamo ancora i barili di scorie delle vecchie e dismesse centrali nucleari quindi da qui già dovrebbe partire il buon senso che è un grosso rischio votare il si al nucleare…

Per i vantagi che possa portare all’italia, sinceramente non so a cosa si alludono con questa frase, di vantagioso non c’è niente! A parte il fatto che anche se dovesse vincere il NO al referendum, la realizzazione delle centrali avverrebbe a partire dal 2013 e non subito, quindi visti i recenti sondaggi fatti per la costruzione di una centrale, la realizzazione della stessa avverrebbe in un lasso di tempo non inferiore a 7-10 anni e tutti sappiamo com’è lenta l’edilizia italiana!! Già l’edilizia italiana che molto probabilmente non sarà quella che costruirà le centrali perchè saranno i francesi a farcele avere, e tutto il tran tran che dicevano i vari politici che questa era anche una occasione per dare posto di lavoro agli italiani?? anche questo è tutta una bufala, verranno altri a lavorare per noi e noi staremo a guardare loro come bambolotti. Per poi non dire i vantagi ambientali che porteranno le centrali, avete dimenticato Chernobyl??? e pur vero che il rischio nelle centrali nucleari sul problema al nocciolo siano diminuite di 400 volte con l’avvento delle centrali di 3° generazione, ma vi ricordo che l’uomo non è una macchina programmata e come tale tende a commettere errori. Errori che non possiamo permetterci dato che l’italia è circondata da paesi che usano il nucleare! Non vi basta sapere che abbiamo il pericolo dietro la porta? lo volete anche dentro casa?

Ed ecco che arrivo all’ultima bufala della discussione, il LOW COST. Sul nucleare non può esistere il Low Cost, intanto perchè costruire una sola centrale nucleare ci vogliono il ben di Dio! Il prezzo della costruzione di una sola centrale si aggira a circa 3 miliardi di euro, solo la costruzione e senza contare l’avviamento, la ricerca dei siti su qui dovrà nascere la centrale ecc ecc. Quindi sapendo già che in Italia ne dovranno nascere 10 di centrali nucleari vien da solo il fatto di farsi due conticini, 3 miliardi per 10 centrali = 30 miliardi!!. Dai tutto sommato facendo alzare ancor di più le tasse agli Italiani ci possono uscire 30 miliardi per costruirle no??. Ma questo non è tutto oltre al fatto che la costruzione delle centrali ci costerà entrambi gli occhi della testa, c’è da fare noto il problema dell’uranio, INESISTENTE in ITALIA!! e che si stima che fra circa 20 anni si esauriranno tutti i giacimenti di uranio. ASPETTATE UN Pò!! se già si parla che fra circa 20 anni si esauriranno i giacimenti, a che ci serve fare le centrali ora? facendo un conto terra terra dovremmo forse usufruire del nucleare per circa  8-9 anni (inizio lavori 2013 – anno previsto finitura delle centrali 2023) quindi il Low Cost non c’è!! se spendiamo 30 miliardi per all’incirca 10 anni di nucleare!! ma va bene dai si potrebbe fare no?? tanto ai politici che gli costa?? loro ci mangieranno con questa storia!!

Sempre parlando di uranio, l’uranio costa a noi che dobbiamo importarlo, all’incirca 3.000 euro al grammo producendo 24.000 kwh, cioè 0,125 centesimi per ogni kwh, che comparandolo con il gas naturale costa al metro cubo meno di 0,4€ producendo 10Kwh, ovvero 0,04€ al kWh. Ricapitolando per ogni kilowattora il nucleare costa più di 10 centesimi, il gas naturale meno della metà, Mi volete dire voi dove sta sto LOW COST??? Aggiungo altro, il problema dello stoccaggio dei rifiuti cioè le scorie. Già abbiamo il problema dello stoccaggio dei normali rifiuti che ci costano giornalmente 400.000 euro per portare i nostri rifiuti ordinari in Germania, non voglio nemmeno immaginare il prezzo che dovremmo pagare per portare fuori anche le scorie, mi verrebbero i brividi!!.

Dopo tutto questo articolo che ho scritto, siete tutti convinti che il nucleare porti vantagi e risparmi?? IO NON CREDO! e ne sono più che convinto, sperpereremo solo soldi inutili. Vi aggiorno anche che grazie a qualche nostro politico (sapete? sono quelli che noi li paghiamo 20.000€ al mese) che ha deciso di rimanere a casa il giorno della votazione per il voto del referendum congiunto a quelle delle amministrative, facendo passare il NO, quindi saremo chiamati a votare 2 volte in date differenti, questo ci è costato 350 milioni di euro. Mi viene spontaneo dire solo una cosa, Grazie politici voi si che lavorate per…… buttare soldi fuori dalla finestra!!

E come disse il nostro caro Totò: E io PAGOO!!

 
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Pubblicato da su 18 marzo 2011 in Economia&Finanza

 

Referendum sul nucleare del 12 giugno : ecco il testo del quesito, i contrari devono votare SI


Ecco il testo del quesito che leggeremo nel seggio:

« Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare? »

I contrari al nucleare devono quindi votare SI, perché in questo modo si diranno favorevoli alla abrogazione del decreto legge 112/2008 che intendeva dare il via libera alla realizzazione di centrali nucleari sul territorio nazionale.
Attenzione: il referendum sarà valido se voteranno il 50% degli italiani, andate a votare!!

vota

 

 

 
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Pubblicato da su 18 marzo 2011 in Economia&Finanza

 

Nucleare? Ma anche NO!! la maggioranza parla a vanvera!


Mentre a Tokio è nucleareancora alta la possibilità che sia in corso una fusione in un reattore nucleare, la maggioranza continua ad aprire la bocca e a parlare a vanvera:  piuttosto aprissero gli occhi sui reali rischi dell’energia atomica  all’italiana”. Lo ha detto  il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “Non ho mai sentito – prosegue – tante sciocchezze in contemporanea volte a difendere le lobby nucleariste. Prima su tutte la presunta economicità. Il kilovattora prodotto dall’atomo non è affatto meno costoso di quello prodotto da altre fonti perché non si considerano mai i costi aggiuntivi, quelli per stoccare le scorie e i costi sociali ed economici in caso di incidenti. Tutti oneri che ricadranno sui cittadini. Ad oggi il governo non ci dice dove intende costruire i siti. Ancora non sappiamo dove saranno staccate le scorie radioattive e come saranno smaltite. Se neanche il grave disastro in Giappone è servito a farli rinsavire,  c’è da mettersi le mani nei capelli. Dietro il folle progetto nucleare, il nulla a fronte di un decreto ammazza fotovoltaico. Un esecutivo che non è riuscito neanche a gestire i rifiuti a Napoli  cosa potrà mai fare con le scorie? Una delle tante domande lecite che si pongono anche i cittadini e hanno una sola risposta: il referendum contro il nucleare, l’occasione – conclude Belisario – per dire no allo scellerato progetto pro atomo e chiudere la bocca ai vari Cicchitto.

 
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Pubblicato da su 17 marzo 2011 in Economia&Finanza

 

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